Il racconto della Principessa Guerriera
dove e quando
martedì 9 luglio 2024
ore 18.30
AUDITORIUM CERULLI
Via Francesco Verrotti 42 – Pescara
Giglio-Prosperi (Ciampino)
IL RACCONTO DELLA PRINCIPESSA GUERRIERA
drammaturgia e regia Matteo Prosperi | consulenza drammaturgica Paola Giglio | con Paola Giglio e Matteo Prosperi | scenografia Valentina Cardinali Dettori | musiche Antoine Prost | luci Alessandro Marmorini
Con il sostegno di Fondazione Sipario Toscana – Centro di Produzione Teatrale; Florian/Oikos Residenza per Artisti – Pescara; FUTURO PROSSIMO VENTURO – Teatro Le Forche; C.Re.A.Re. Campania | Bando MUD 2023.
Lo spettacolo vuole ribadire la forza e la potenza delle parole nel descrivere e plasmare la Realtà. Un Lettore vuole narrare a sua figlia la storia che suo padre gli leggeva da piccolo, ma prendendo il libro si ritrova con una storia diversa, non più una bambina ribelle che diventa una guerriera, ma una bambina oppressa. Egli inizia così la sua personale ribellione, fino a scontrarsi con l’Autore per cambiare il finale, accompagnato dalla guida fondamentale della Libraia.
teatro d’attorə e oggetti
dai 6 anni
TRAMA
Lo spettacolo racconta la storia di un uomo che non vuole assecondare e ripetere i valori della cultura dominante. Quando il Lettore era giovane, suo padre gli raccontava una storia: La Principessa Guerriera. Ora che è diventato padre, il Lettore vuole narrare la stessa storia a sua figlia. Nel leggere il libro però, scopre particolari differenti, che si trasformano in sostanziali cambiamenti della storia che ricordava. Voleva quel libro perché raccontava la storia di una principessa, Matilde, che ribelle alle convenzioni, diventava una guerriera. Si ritrova ora con la storia di una bambina, cresciuta in un ambiente oppressivo, con dei genitori che non assecondano i suoi desideri e che la vogliono costringere in un ruolo. Il Lettore inizia così la sua personale ribellione, arrivando addirittura a scontrarsi con l’Autore per poter cambiare il finale de La Principessa Guerriera. In questo viaggio, una Libraia sarà la guida fondamentale per il Lettore, che lo aiuterà a comprendere il ruolo che ebbe suo padre nel cambiare i dettagli del libro. Il tema che lo spettacolo vuole affrontare è dunque quello della Narrazione, ovvero della forza e della potenza che hanno le parole nel descrivere e nel plasmare la Realtà. Si vuole cioè trasmettere a un giovane pubblico la consapevolezza del raccontare. Perché usiamo alcune parole e non altre? Tutte le parole sono buone per descrivere o ne esistono alcune che giudicano? Lo stesso quesito vale anche per lo storytelling: il trionfare di un personaggio rispetto a un altro apporta cambiamenti nella storia e nei valori che essa trasmette? Il Lettore, protagonista della nostra storia, si trova davanti a un quesito che è lo stesso di noi spettatori: quale Storia vogliamo raccontare? Vogliamo essere semplicemente degli
esecutori che si limitano a ripetere le parole di qualcun altro? Oppure vogliamo essere anche noi autori della Storia e scegliere i contenuti da trasmettere?
NOTE DI REGIA
Data la dimensione metalinguistica del testo e la sovrabbondanza di personaggi e di luoghi, il Théâtre d’objets è risultata la scelta più idonea per affrontare questo lavoro. Nel Théâtre d’objets, come nel Teatro di Figura, gli oggetti non sono più accessori decorativi ma dei simulacri, utilizzati per evocare i personaggi e attraverso i quali gli interpreti possono dialogare e interagire durante la rappresentazione. Un oggetto smette di avere la sua normale funzione per averne un’altra totalmente inventata appositamente per la scena. Il palco vede in questo caso la presenza di un solo oggetto: un drappo rosso. Se lo trovassimo durante la vita di tutti i giorni potrebbe essere un fazzoletto se fosse di piccole dimensioni, oppure una tovaglia se di dimensioni modeste. Ma la sua dimensione eccessiva, scelta appositamente per lo spettacolo, lo astrae dall’uso ordinario, permettendogli di avere nuova vita e nuovi significati. Esso assume via via diverse forme: è una bandiera, una barca, un turbante, una spada, una gonna, la Principessa… Viene così stimolato il carattere personale dell’invenzione, mettendo in gioco esperienze e ricordi legati all’oggetto evocato. Ovvero, se in scena il drappo rosso viene utilizzato come una spada, ogni spettatore penserà a una spada differente nonostante tutti vedano la stessa immagine. In questo modo il Pubblico diventa parte attiva dello spettacolo, ovvero autore-attore-spettatore di ciò che avviene sul palco. In maniera analoga è stato lavorato il testo. Nonostante vi siano personaggi definiti e delineati, gli attori li interpretano senza rispettare criteri di consequenzialità e di genere. Ovvero, in un primo momento l’attore ricopre il ruolo maschile del giovane padre mentre la donna interpreta il ruolo neutro del narratore. In un secondo momento, dopo aver gettato le basi del codice teatrale, gli interpreti si invertono i ruoli, senza rimaner ancorati alla precedente assegnazione. Un monologo, appartenente a un solo personaggio, viene recitato sia dall’attore che dall’attrice nello stesso momento; così come interi dialoghi, che vedono la presenza di più personaggi, vengono recitati da un solo interprete. L’obiettivo è quello di scindere l’unità del testo e creare molteplici significanti; per dare al giovane pubblico la possibilità di immaginare il proprio montaggio dello spettacolo. Si vuole rompere la ferrea logica razionale per. dare spazio a un’altra logica, più intima, legata alla fantasia personale.
Matteo Prosperi
GIGLIO/PROSPERI
Giglio/Prosperi nasce dall’incontro artistico tra Paola Giglio e Matteo Prosperi. Il primo spettacolo della compagnia è Finalmente Sola, monologo scritto e interpretato da Paola Giglio, che tratta di violenza psicologica e dipendenza affettiva nel rapporto di coppia. Nel 2015 lo spettacolo arriva in semifinale al Premio Scenario. Il monologo debutta poi nell’autunno dello stesso anno. Sempre nel 2015 Finalmente Sola vince il premio Anima e corpo del personaggio femminile dell’Associazione Candoni; nel 2016 si aggiudica il Premio MaldiPalco del Teatro Tangram di Torino e nel 2018 il riconoscimento per la Miglior Attrice e il Miglior Allestimento alla XXXVII edizione del Premio Nazionale Città di Leonforte. Nel 2019 inizia un nuovo lavoro: Interno Camera, scritto da Paola Giglio e diretto da Marcella Favilla. Il testo viene scelto da Lucia Calamaro per il progetto laboratoriale SCRITTURE. In seguito la compagnia vince il bando Artefici/ResidenzeArtisticheFVG 2021 di Artisti Associati e Interno Camera debutta nel luglio dello stesso anno alla IX edizione del Venice Open Stage di Venezia. Nel 2023 debutta Il Racconto della Principessa Guerriera, spettacolo di teatro ragazzi che coniuga il théâtre d’object con il teatro d’attore. Lo spettacolo è stato scritto e diretto da Matteo Prosperi e tratta del tema della Narrazione e dell’importanza di produrre storie che possano stimolare l’immaginario in direzioni non stereotipate, in particolare quello femminile. Il Racconto della Principessa Guerriera è stato creato con il sostegno di Fondazione Sipario Toscana – La Città del teatro; Florian/Oikos Residenza per Artisti –
Pescara; FUTURO PROSSIMO VENTURO – Teatro Le Forche; C.Re.A.Re. Campania | Bando MUD 2023.
PAOLA GIGLIO
Si diploma come attrice alla Silvio D’Amico e si specializza in narrazione alla Scuola Holden. Nel 2015 debutta come autrice con Finalmente Sola. Il monologo vince il Premio Anima e corpo del personaggio femminile nel 2015, il Premio Maldipalco nel 2016 e il Premio Nazionale città di Leonforte nel 2018; è menzione speciale al Premio Giovane Scena delle Donne nel 2018. Nel 2018 scrive Grasso che cola e il testo arriva tra i dieci finalisti al Premio Hystrio Scritture di Scena. Nel 2021 debutta il suo secondo spettacolo in doppia veste di attrice e autrice: Interno Camera. Ad agosto 2022 debutta al Campo di Mare Teatro Festival Un posto nel mondo, riscrittura da Tre sorelle, che la vede coinvolta sia come autrice che come interprete. Nel 2024 collabora con Cinzia Spanò alla scrittura di Esagerate che debutta al Teatro dell’Elfo di Milano.
MATTEO PROSPERI
Si diploma presso la scuola del Teatro Stabile di Torino. Negli anni lavora con Federico Tiezzi, Gabriele Lavia, Gigi Proietti, Ivica Buljan. Nel 2016 debutta come regista con lo spettacolo SONNETS, un concerto rock tratto dai Sonetti di Shakespeare. Nel 2018 scrive Super, un grasso supereroe che va in scena al Teatro delle Moline – ERT di Bologna. Nel 2019 vince la borsa di studio Torno Subito della regione Lazio, grazie alla quale passa un soggiorno in Francia seguendo il lavoro di Olivier Letellier. Durante questo periodo è assistente alla regia degli spettacoli Nathan Longtemps (2020), Bastien sans main (2020) della compagnia Théâtre du Phare. Nella primavera 2021 è assistente di Giorgio Barberio Corsetti per la ripresa dello spettacolo La Metamorfosi di Kafka e nel progetto Metamorfosi cabaret, progetto del Teatro di Roma – Teatro Nazionale e disponibile su YouTube. Nel 2023 è aiuto regia di Filippo Timi negli spettacoli Paradiso Perduto (2023) e Io – Marilyn (2023). A dicembre dello stesso anno scrive e dirige Il Racconto della Principessa Guerriera.
info e prenotazioni
392.0496655 (anche whatsapp) o 085.4224087
_ingresso biglietto 5€
_ingresso per due spettacoli nello stesso giorno 7€
_abbonamento a tutti e diciassette gli spettacoli 25€