Strada maestra

dove e quando

giovedì 11 luglio 2024
ore 18.30
FLAIANO – Spazio aperto
Lungomare Colombo 122 – Pescara

Florian Metateatro/Nardinocchi-Matcovich (Pescara-Roma)

dal progetto di ricerca “Terramadre” | di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich | organizzazione Silvia Zicaro | scena Bruno Soriato e Giuseppe Frisino | sound design Dario Costa | illustrazione Virginia Taroni | foto Simone Galli

con il supporto di Sementerie Artistiche, Ass. Ippocampo, Ferrara OFF, Laagam-ORA | IntercettAzioni Centro di Residenza della Lombardia, Teatri di Vita, Elsinor / Teatro Cantiere Florida, TRAC – Centro di Residenza Pugliese, Theatron 2.0

progetto vincitore Bando CURA 2023, Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione Cariplo, Bando Verdecoprente 2022, Bando OFFline 2023 finalista Premio Cantiere Risonanze 2022

A queste domande non avevamo una risposta. Per questo abbiamo intrapreso un viaggio – fisico e teatrale – durato un anno, che ha avuto l’obiettivo di ridefinire il nostro rapporto con la natura. Un desiderio che abbiamo sentito entrambi, ma che nasceva da esigenze opposte: Niccolò voleva ritrovare il rapporto viscerale che aveva instaurato con la natura da bambino; Laura sentiva invece un profondo senso di paura e voleva capirne le origini, per poi provare a dominarla, riuscire a fidarsi. Ciò che ci ha accomunati è stata la voglia di uscire dalla città in cui viviamo per esplorare nuovi territori e incontrare molteplici umanità. Abbiamo attraversato diverse regioni: Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Lombardia, Piemonte e Toscana; in ogni territorio abbiamo incontrato e intervistato persone che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura: contadini, allevatori, produttori di vino, apicoltori, pescatori, enti parco, guide escursionistiche… 

Alla fine di ogni giorno di residenza abbiamo scritto un diario, uno ciascuno, seguendo due importanti regole: doveva essere segreto all’altro e una volta scritta una determinata pagina non si poteva più rileggere e modificare. I diari sono diventati il cuore del progetto: la lettura cronologica ripercorre il viaggio e scandisce la struttura dello spettacolo; Terramadre quindi intreccia le parole raccolte dalle persone incontrate con le nostre esperienze autobiografiche, in una costante alternanza tra l’individuale e il collettivo, l’oggettivo e il soggettivo.

Grazie agli incontri è nata anche la scena dello spettacolo, che ci piace definire “scenografia partecipata”: un totem costruito solo con materiali e oggetti ricevuti dalle persone intervistate; oggetti che rappresentano il loro rapporto con la natura. Il totem si costruisce man mano che lo spettacolo procede, concludendosi solo nel finale.

Strada maestra è uno spettacolo tout public, pensato sia per luoghi all’aperto che al chiuso, urbani e non, perché ci interessa la possibilità di contrapporre la natura incontaminata all’intervento dell’essere umano. Come nel nostro precedente lavoro Arturo, tornano degli elementi che sono alla base di una poetica che si sta definendo: la non-rappresentazione e l’intento di creare una drammaturgia che necessiti dell’intervento degli spettatori per essere completa, senza il quale l’azione non può proseguire.

teatro d’attorə, performance

per tutto il pubblico, a partire dai 13 anni

L’OSSERVAZIONE

Essendo Strada maestra il racconto del nostro viaggio, lo spettacolo si apre proprio con un breve tragitto a piedi da percorrere insieme agli spettatori: prima dell’inizio “canonico” infatti – partendo dal luogo dove avviene la rappresentazione e tornando ad esso con una struttura ad anello – è prevista una camminata di circa 15-20 minuti. Non è una camminata performativa, bensì di osservazione oggettiva del territorio che si attraversa. L’osservazione oggettiva si basa su tre regole: assenza dell’io; sospensione del giudizio; presenza di almeno un testimone che vada a confermare che ciò che si osserva sia reale e non immaginario.

L’osservazione apre lo spettacolo: viene riportata davanti a tutto il pubblico, in un’improvvisazione alternata e complementare. Gli spettatori partecipano alla camminata, così che anche loro possano provare ad osservare il territorio che li circonda, per poi dare un contributo all’ osservazione di Laura e Niccolò una volta raggiunto il luogo dello spettacolo.

Questa permette di creare una collettività che insieme, senza telefono e senza parlare, si relaziona con ciò che la circonda, osservando e relazionandosi davvero con ciò che la frenesia della quotidianità impedisce di notare, in modo oggettivo, quindi senza retorica.

LA COMPAGNIA

Siamo due registi e drammaturghi. Laura si forma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea di Roma, diplomandosi nel 2019 al corso triennale di regia e dramaturg; Niccolò si diploma nel 2014 al corso di autore teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Laura, con lo spettacolo Pezzi, vince nel 2019 il Roma Fringe Festival; Niccolò nel 2017 riceve la Segnalazione del Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Trittico delle Bestie e nel 2023 la Menzione della Giuria sempre al Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Dittico della deriva.

La compagnia Nardinocchi/Matcovich nasce nel 2020, quando Laura e Niccolò iniziano a lavorare insieme con lo spettacolo Arturo, vincitore del Premio Scenario Infanzia e Adolescenza 2020, finalista al Premio In-Box 2021, vincitore del Premio della Critica al FringeMI 2022, vincitore del Premio delle Giurie di Direction Under30 2022 e vincitore del Bando Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione Cariplo. Arturo partecipa a molti Festival come Kilowatt, Opera Prima, Tramedautore, Segnali, Pergine Festival… A tutt’oggi continua la tournée con diverse date in tutta Italia.

Grazie a questo primo incontro, Laura e Niccolò cercano di porre le basi per la creazione di una poetica, che intendono portare avanti e continuare a sviluppare: un teatro che vuole essere accadimento e non spettacolo; dove non ci sia finzione e si vada oltre la rappresentazione; dove ci sia una drammaturgia frammentata e non del tutto definita; dove gli spettatori interagiscano e facciano parte di ciò che accade; un teatro di prossimità, che vuole stare nelle cose e in un pensiero che possa poi continuare a generare delle domande nella testa di chi partecipa all’accadimento. Attualmente la compagnia lavora al progetto Terramadre, finalista al Premio cantiere Risonanze 2022, vincitore del Bando Verdecoprente Terr.A 2022, vincitore del Bando Cura 2023, vincitore di OFFline a cura di Ferrara OFF 2023, vincitore del Bando Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione Cariplo. Nel 2023 la compagnia, insieme a RuotaLibera Teatro, produce lo spettacolo Pìnolo dedicato al teatro ragazzi.

logo palla al centro 2024

info e prenotazioni 
392.0496655 (anche whatsapp) o 085.4224087

_ingresso biglietto 5€ 
_ingresso per due spettacoli nello stesso giorno 7€ 
_abbonamento a tutti e diciassette gli spettacoli 25€

via Valle Roveto 39, Pescara – 65124 | tel: 085.4224087 o 392.0496655 | email: info@florianteatro.it