Femminile Plurale – L’arte delle donne 2025

Femminile Plurale 2025

Femminile Plurale – l’Arte delle Donne è una rassegna che mette al centro la creatività femminile e i temi della disparità di genere: una rassegna creata da donne, che dà voce alle donne, che parla a tuttə.

Gli spettacoli saranno seguiti da postPLAY, storie di donne, d’arte e di teatro, approfondimenti ed interazioni tra artiste/i, ospiti, spettatrici e spettatori.

info

_info e prenotazioni 
392.0496655 (anche whatsapp) o 085.4224087

_ingresso
intero 12€, ridotto per under30 e convenzioni 10€

_si consiglia la prenotazione!

dove

FLORIAN ESPACE
via Valle Roveto 39, Pescara

programma

gli spettacoli

“Variazioni Ernaux. Je me souviens trois hommes” è nato dall’immersione delle tre protagoniste nella scrittura di Annie Ernaux, premio Nobel 2022 “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”. Lo spettacolo si focalizza su tre libri: La donna gelata (2021), Passione semplice (2013), Il Ragazzo (2022). Ne è emersa una biografia sentimentale, segreta e tormentata, una sorta di confessione che racconta l’innamoramento congelato nel matrimonio, la dipendenza amorosa di una nuova struggente passione, e la relazione anticonvenzionale con un giovane nella maturità della scrittrice. Sulla scena appaiono le tre età di una donna: una donna che ricorda i suoi uomini.

Francesca Fava dopo il diploma presso la scuola del teatro Stabile di Torino, debutta al teatro Argentina di Roma con Luca Ronconi. A teatro è diretta, tra gli altri, da Ruggero Cappuccio, Giancarlo Nanni, Alessandro Berdini, Pippo di Marca. Al cinema è stata diretta da Pupi Avati, Emidio Greco, in televisione da Luca Barbareschi, Sergio Rubini, Marco Barzini, in radio da Graziano Piazza. Dal 2011 è regista per il laboratorio teatrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Arianna Ninchi studia recitazione presso il DAMS di Bologna. A teatro è diretta, tra gli altri, da suo padre, Arnaldo Ninchi, e da Piero Maccarinelli, Antonio Calenda, Ennio Coltorti, Gianfranco Calligarich, Anna Redi, Monica Nappo, Francesco Suriano. Al cinema ha lavorato per Francesco Falaschi, Daniele Misischia, Leonardo Pieraccioni, Stefano Mordini, Filippo Bologna, Marco Spagnoli. Nel 2024 le viene assegnato il Premio per il Teatro Franco Cuomo International Award X edizione.

Anna Paola Vellaccio laureata con lode al Dams di Bologna, debutta in teatro con il Florian Teatro Stabile di Innovazione di Pescara, con cui collabora costantemente. A teatro è diretta tra gli altri da Claudio Collovà, Giorgio Marini, Enrico Frattaroli, Roberto Latini, Fabrizio Arcuri, Pippo Di Marca, Gianluca Iumiento, Maurizio Scaparro, al cinema da Alex Infascelli, Emidio Greco e in televisione da Donatella Maiorca, in radio con Marco Baliani. Nel 2023 ha ideato, diretto e partecipato in scena “La Scuola di Herat in esilio” con un gruppo di studentesse afghane della Sapienza Università di Roma, rappresentato in diversi luoghi in Italia.

a seguire dopo la prima, postPlay con Maristella Lippolis, Pippo Di Marca e Paolo Verlengia

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dall’opera letteraria di Annie Ernaux | traduzioni Lorenzo Flabbi, Idolina Landolfi | da un’idea di Francesca Fava | drammaturgia e interpretazione Francesca Fava, Arianna Ninchi, Anna Paola Vellaccio | regia Anna Paola Vellaccio | assistente alla regia Chiara Sanvitale | cura Giulia Basel | collaborazione costumi e oggetti Miriam Di Domenico | luci Andrea Micaroni | fonica Globster | grafica Clarice | foto di scena Mara Patricelli | video Alessio Tessitore | produzione Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale

Due donne, attrici e amiche di lunga data, si ritrovano dopo 30 anni. La nozione di tempo si intreccia con il corpo. Nelle scene e nelle situazioni che si succedono, nella continua tensione tra passato e presente, il tempo si sospende, si dilata oppure accelera perché ogni gesto, ogni sguardo diventa un modo per attraversare il tempo, non solo in base alla scansione cronologica ma soprattutto perché è esperienza. Il tempo così, non è più un concetto astratto, ma diventa qualcosa che si sperimenta, si sente e si vive.

Anna Dego si diploma alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova (1989) e  inizia a lavorare come attrice con i seguenti registi: Nanni Garella, Benno Besson, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Franco Branciaroli, Alexandr Galin, Marco Sciaccaluga, Guido De Monticelli, Roberto Guicciardini, Raul Iaiza, Luigi Arpini, Claudio Collovà. Il 1995 segna una svolta importante che la porta ad avvicinarsi sempre più alla danza. È autrice, regista ed interprete dei  suoi spettacoli, presentati in prestigiosi festival e rassegne italiane e non.

Anna Stante si diploma nel 1989 a Firenze alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman e subito inizia a lavorare nelle principali compagnie di giro italiane diretta dai più importanti registi (Squarzina, Sciaccaluga, Ronconi, Branciaroli). Passa successivamente alla televisione (2001) diventando un volto noto nelle fiction più seguite su Canale5 oltre ad annoverare varie partecipazioni a film e serie tv prodotti dalla Rai, Mediaset, e dalla Tv Svizzera. Recita anche in diversi film e campagne pubblicitarie. Da anni si occupa anche di formazione organizzando corsi e seminari teatrali per bambini e adulti.

a seguire dopo la prima, postPlay con Cristina Squartecchia e Anna Paola Vellaccio

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ispirato a Il Profumo del tempo di Byung-Chul Han | drammaturgia e regia Anna Dego | interpreti Anna Dego e Anna Stante | disegno luci Aldo Mantovani | consulenza musicale Nicola Ostrogovic | costumi Anna Stante | assistente alla produzione Carolina Casu | produzione Accademia dei Folli – Compagnia di Musica e Teatro | con il sostegno di Rete Danza Svizzera – Istituto per i Beni Marionettistici, Grugliasco (Torino); Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce (Genova); Olinda/TeatroLaCucina (Milano); Palazzo Caprioli (Brescia)

Tutto Troppo si ispira alla storia di Paolina Giorgi – nome d’arte di Francesca Chiodi, attrice aquilana, assassinata nel 1911. Nata da una famiglia di operai, fin da giovanissima stirava le camicie dei ricchi per vivere. Lei voleva altro però, era troppo bella, era troppo intelligente, era “tutto troppo” e a 16 anni decise di trasferirsi – da sola – a Roma, dove iniziò a lavorare come sciantosa, cantante e attrice nei locali notturni. I romani persero la testa, D’Annunzio perse la testa, tutti persero la testa. Paolina morì a 27 anni, per mano di un ex fidanzato che non voleva accettare la fine della loro relazione, era troppo. Paolina morì perché disse NO.

La Compagnia Arterie nasce nel 2008 come collettivo di registi e attori italiani e dal 2015 ha sede stabile a Pescara. La sua missione è quella di sperimentare nuovi linguaggi che mettano in dialogo arte performativa, digitale, sostenibilità e valorizzazione dei territori, proponendo percorsi artistici innovativi con particolare attenzione alla dimensione digitale. La direzione artistica è affidata a Monica Ciarcelluti, regista e attrice con una formazione internazionale tra Barcellona, Berlino, Atene e Mosca.

a seguire dopo la prima, postPlay con Sibilla Panerai e Giulia Basel

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drammaturgia e regia Monica Ciarcelluti | con Mariangela Celi, Olga Merlini, Anna Pieramico | luci Fabrizio Pronio | foto di scena Mazen Jannoun | produzione Arterie Theater | residenza creativa Florian-OIKOS Residenze per Artistə nei territori | con il patrocinio dell’Osservatorio Regionale della Legalità | progetto vincitore del bando regionale a sostegno della legalità e per la sensibilizzazione contro la violenza di genere e le mafie

Circe, donna e Dea Bianca accoglie i suoi ospiti invitandoli a fare un viaggio attraverso la radura della propria interiorità: maga sapiente della metamorfosi, ella è testimone e mostra lo spaccato di una società che non fa che seminare odio, paura e violenza dimenticandosi di nutrire la Bellezza e ciò che di prezioso invece risiede nell’essere umano. Un mondo alla deriva, svuotato di senso.  Circe non è quindi la maga cattiva del poema omerico, ma è un sapiente femminile, liberato da stereotipi e cliché che risorge da ceneri di infinite narrazioni distorte.

Ilaria Drago è attrice, autrice, performer, regista. Premio Europa e Cultura per il Nuovo Umanesimo (poesia) 2019 tra le Eccellenze Italiane è un’artista indipendente, attrice e autrice di riferimento nazionale per il teatro di ricerca contemporaneo. Fondatrice della Compagnia Ilaria Drago e ha collaborato con alcuni fra i più grandi letterati, registi e musicisti contemporanei (fra gli altri Nanni Balestrini, Leo De Berardinis, Paolo Fresu, Roberto Latini, Marcello Sambati). Vincitrice di diversi premi letterari e teatrali ha pubblicato con Nemapress, Avagliano, Fedelo’s, Editoria&Spettacolo, Castelvecchi.

a seguire dopo la prima, postPlay con Lucilla Sergiacomo e Anna Paola Vellaccio

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scritto, diretto, interpretato da Ilaria Drago | assistente alla regia Francesca Bini | musiche originali Stefano Scatozza | disegno luci Max Mugnai | tecnico Renato Barattucci | organizzazione Sara Papini | produzione Fondazione Armunia Castello Pasquini

via Valle Roveto 39, Pescara – 65124 | tel: 085.4224087 o 392.0496655 | email: info@florianteatro.it